L’Open Data non è più una utopia, la pubblica amministrazione ha reso noti 156 archivi tra cui quelli dell’Emilia Romagna, questo è il primo passo verso la divulgazione dei dati in possesso della PA (Pubblica Amministrazione). I dati presenti nei 156 archivi per ora resi noti possono essere consultati presso la piattaforma Dati.gov.it, che è stata aperta qualche tempo fa in occasione di una conferenza stampa messa in piedi per l’occasione alla quale hanno presenziato il ministro Brambilla e Brunetta. Ovviamente i dati sono rilasciati sotto licenza Italian Open Data Licence istituita dal Centro di Ricerca e Formazione per la Pubblica Amministrazione.
Non è stato lasciato nulla al caso per l’esperienza Open Data in Italia, il nostro paese si adatta a piccoli passi al modello in vigore già nei paesi anglosassoni, i quali da tempo rendono pubblici i dati del lavoro amministrativo concedendone la visione e l’utilizzo a tutti i cittadini. A questo proposito raccogliendo il popolo degli sviluppatori web sotto un unica iniziativa è nato l’Apps4Italy, concorso che premia l’applicazione migliore da integrare alla piattaforma disponibile su Dati.gov.it, facilitado così la ricerca di contenuti e la visione di più pagine connesse tra loro, attraverso una colonna di documenti simili a disposizione di chi vorrà spulciare tra i vari dati della PA. Possiamo confermare che l’iniziativa parte sotto una buona stella, ovviamente rimane sempre il sospetto che non saranno presto noti i dati della PA relativi ai centri più densamente popolati come Roma, Milano e Napoli, questo per gli utenti è solo un assaggio, speriamo di essere smentiti presto è di poter visionare i dati completi della PA di tutta Italia senza limitazioni.