Se il 2017 si è caratterizzato come l’anno dei rimborsi delle grandi banche fallite ai risparmiatori (prendi i casi delle banche venete e del Monte dei Paschi di Siena), il 2018 sembra essere quello della definitiva stabilizzazione delle finalità per cui gli italiani richiedono un prestito.
Nella maggior parte dei casi, infatti, lo faranno per acquistare un’auto usata (18%), nuova (16%) oppure per ristrutturare o rendere maggiormente efficiente da un punto di vista energetico la propria casa (15%).
È quanto emerge da una recente indagine di Assofin, l’Associazione Italiana Credito al Consumo Immobiliare, che ha commissionato lo studio a Gfk, affidabile società di ricerche.
Se anche i dati relativi alle spese mediche sono abbastanza (e tristemente) elevati (12%), precipitano quelle per garantire un’istruzione ai propri figli (5%), acquistare un veicolo a due ruote (3%), investire in azienda (2%) o godersi una meritata vacanza (1%).
La situazione è quindi quella di un Paese che ancora non può permettersi di accedere al credito per ragioni prettamente o latamente ricreative, e quando c’è necessità di richiedere un prestito o un finanziamento lo si fa sempre per ragioni strettamente necessarie. Un Paese, in altre parole, che stenta a uscire dalla crisi.
Prestiti 2018: i migliori per tassi di interesse
Prendiamo perciò le due categorie principali sopra menzionate, e cerchiamo di capire quali sono i tassi di interesse di cui ci si può fidare prima di fare un passo così importante.
Per quel che concerne l’acquisto di un’auto nuova, una buona soluzione sarebbe quella di ottenere una rata non superiore ai 1.800€ se si desidera restituire il tutto entro un anno, con TAN e TAEG non superiori rispettivamente al 5,85% e al 6,15%. Prendendo un caso più plausibile, ovvero quello della restituzione entro 5 anni, una buona rata non dovrebbe superare i 380€, il TAG aggirarsi intorno al 4,60%, il TAEG non oltre il 6%.
Passiamo alle proposte per la casa, ipotizzando che come nel caso della macchina si richiedano 20.000€ di finanziamento.
Scegliendo la formula a un anno, l’importo da restituire non dovrebbe essere molto differente da quello del caso precedente, sebbene un buon TAN in questo caso non supererà il 5,50%, mentre il TAEG si dovrà assestare sotto il 5,80. Nel caso di una restituzione a 60 mesi, la rata ideale è di circa 380€, il TAN ancora del 5,50%, mentre un TAEG da considerare positivo sarà inferiore o uguale al 5,70%.