Il saldo IMU è quasi alle porte. Per milioni di italiani la fatidica data in cui pagare la terza rata di questa tassa che è andata a sostituire l’IMU è il 17 dicembre. Lo scorso 31 ottobre era inoltre il termine ultimo, per i comuni, di decidere in via definitiva relativamente alle aliquote di questo saldo. Le decisioni non sono certo state incoraggianti.
L’IMU aumentata in oltre 3.000 comuni italiani
L’IMU è stata aumentata, infatti, in ben 3.230 comuni del nostro territorio. 833 comuni hanno optato per la conferma delle aliquote della prima rata, mentre solo 83 hanno preferito rendere la vita più leggere ai propri cittadini e abbassare l’aliquota. Per le seconde case l’aliquota media è stata del 9,1 per mille, con un incremento del 19,7% rispetto all’aliquota della prima rata.
IMU prima casa, ecco la situazione delle aliquote
Diversa la situazione per quanto riguarda le aliquote per la prima casa. In questo caso circa 1.500 comuni hanno optato per un incremento, poco oltre 2.300 comuni hanno optato per confermare l’aliquota vista fino ad ora e solo 307 comuni hanno preferito abbassarla. Le aliquote medie per l’IMU prima casa è, in media, del 4,36 per mille, più elevata di circa il 9% rispetto alla prima rata IMU.
Aliquote IMU nei grandi centri
Nelle grandi città italiane, 39 sindaci hanno deciso di aumentare l’aliquota (ad esempio a Roma e a Catania), 45 sindaci hanno deciso di mantenere l’aliquota invariata al 4 per mille, mentre 8 città hanno deciso di diminuire l’aliquota, nell’ordine sono Vercelli, Trieste, Siracusa, Nuoro, Novara, Biella, Lecce e Mantova. La capitale rimane una delle città più tassate in assoluto, dove il costo dell’IMU prima casa è di circa 639 euro, seguono Milano con 427 euro e Rimini con 414.
A Roma sale anche l’aliquota per la seconda casa, con una media di 1.885 euro , a seguire Milano con 1.793 euro.